giovedì 23 febbraio 2023

TUTTI IN FISSA CON MARE FUORI!!!

 

Da poco tempo, è uscita la terza stagione di Mare Fuori e tutti sono impazziti. Ma di cosa parla la serie del momento?

Mare Fuori parla di storie di ragazzi un po' più grandi di noi, che hanno preso la strada sbagliata e sono finiti nell'istituto penale minorile di Napoli.

Ci sono diverse storie, come quelle di ragazzi figli di mafiosi che vogliono seguire le orme dei genitori; altri sono lì perché hanno commesso errori adolescenziali, altri per difendere persone
a loro care.
La serie è una serie interamente italiana, uscita nel 2020; nella fiction si parla in napoletano. 

Noi del blog vi consigliamo molto questa serie, e voi dopo averla vista cosa ne pensate? Ma soprattutto l'avete già vista?
Se non l'avete vista, beccatevi 'sta sigla e ve ne innamorerete.

 





giovedì 16 febbraio 2023

Guerra contro il cyberbullismo



  1. Virtuale é reale: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
  2. Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono, mi rappresentano.
  3. Le parola danno forma al pensiero: mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quello che penso.
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare: nessuno ha sempre ragione, neanche io. ascolto con onestà e apertura.
  5. Le parole sono un ponte: scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
  6. Le parola hanno conseguenze: so che ogni mia parola può avere conseguenze piccole o grandi.
  7. Condividere é una mia responsabilità: condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
  8. Le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare: non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
  9. Gli insulti non sono argomenti: non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mi tesi.
  10. Anche il silenzio comunica: quando la scelta migliore è tacere taccio.
fonte: Parole Ostili

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio 2023 la nostra scuola ha fatto una mostra, un modo per RICORDARE ciò che è accaduto e RIFLETTERE insieme affinché non si ripetano gli stessi errori.

Ogni classe ha raccolto le proprie riflessioni e poi le ha condivise in diverse modalità: 

le classi 1E e 1F, dopo la visione del film di animazione “Anne Frank”, hanno voluto mettere in evidenza le loro PAROLE della MEMORIA;

la 2E, dopo aver letto il libro “Il Muro”, ha voluto condividere la seguente riflessione: “Non abbiamo ancora imparato. Dobbiamo ricordare più forte!!”;

la 2F e la 3F  hanno approfondito la storia di Anna Frank e di Etty Hillesum attraverso la lettura di alcune pagine del loro diario, poi alcuni hanno scritto o rappresentato graficamente cosa hanno provato leggendo quelle pagine, altri hanno voluto mettere in evidenza le frasi che maggiormente li hanno colpiti.

La 3E, che ha aperto questa mostra, ha letto il libro “Scolpitelo nel vostro cuore” di Liliana Segre. In questo libro la Senatrice racconta la sua vita, soffermandosi quasi totalmente sul suo vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale e il periodo di reclusione nel campo di concentramento di Auschwitz.

Dopo aver finito di leggere il libro, ogni alunno ha scelto una parola chiave, ha composto un piccolo testo o una poesia, che successivamente ha rappresentato graficamente attraverso un disegno: un modo personale per rappresentare e condividere le nostre riflessioni.


Scolpitelo nel vostro cuore

 



giovedì 9 febbraio 2023

 


Incontro con Ricardo Lucarelli "La scuola è importante, studiare e fare anche sport si può: basta volerlo."

 “La scuola è importante, studiare e fare anche sport si può: basta volerlo”. Lo ha detto Ricardo Lucarelli, schiacciatore della Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, incontrando gli studenti della scuola media “G. Gozzano” di Calendasco nell’ambito del progetto scuola e di “Schiacciamo la noia”, coordinato da Vittorino Francani, referente di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Durante l’incontro durato un’ora   l’allenatore e responsabile tecnico del  settore giovanile della società biancorossa, Renato Barbon, e lo schiacciatore Santos De Souza Ricardo Lucarelli hanno parlato di pallavolo proprio con noi . Vittorino Francani ha parlato e ci ha invitato ad avvicinarci allo sport in generale e alla pallavolo in particolare anche come tifosi se non come atleti. Ricardo Lucarelli, alla sua prima stagione in maglia biancorossa, ha parlato del suo percorso sportivo iniziato da bambino: “Ho praticato diversi sport, di fatto tutti quelli che ha fatto mia sorella, poi a 13 anni mi sono avvicinato alla pallavolo e me ne sono subito innamorato”. Lucarelli ci ha quindi raccomandato di “studiare perché è la cosa più importante ma anche fare sport aiuta tantissimo nelle vita perché ti aiuta a convivere con gli altri, ti avvicina ad altre persone, studiare e fare sport insieme si può, basta volerlo”. Giulia gli ha chiesto  qual è stata la partita che gli è rimasta nel cuore e lui ha risposto “Il momento più bello in Italia è stato vincere lo scorso anno lo scudetto con la Lube, ora spero di rivincerlo qui a Piacenza. Vorrei rigiocare la finale delle Olimpiadi, quando in Brasile abbiamo vinto la medaglia d’oro, vorrei rigiocare per riassaporare quel momento davanti al pubblico del mio Paese. E la seconda partita che vorrei rigiocare, per poterla vincere, è la finale del Campionato del Mondo che ho perso con la mia nazionale. Gli abbiamo fatto tante altre domande sull’alimentazione, su cosa gli piace dell’Italia e su cosa avrebbe voluto fare se non era un pallavolista, lui è stato molto disponibile e ha risposto “L’Italia è bellissima, si mangia bere ed in ogni città trovi storia, chiese e monumenti, cosa che manca in Brasile. Il mio futuro? Tanti giocatori pensano solo al presente e non a quello che faranno quando smetteranno di giocare, io penso che rimarrò nel mondo dello sport perché è il mio mondo e mi ci trovo benissimo. A me piace il mare, il fondo marino, mi sarebbe piaciuto poterlo studiare, diventare un biologo marino. Ma la pallavolo mi ha fatto cambiare strada.”

La Sostenibilità

 

Mobilità sostenibile:


La mobilità sostenibile è una soluzione per ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico. E’ un sistema ideale dei trasporti che permette di ridurre l'impatto ambientale del settore, rendendo al contempo gli spostamenti più efficienti e veloci. Camminare, pedalare, servirsi dei mezzi pubblici, utilizzare il car sharing sono solo alcuni esempi di ciò che oggi viene definita mobilità sostenibile.

Ecco la classifica di Euromobility delle città più eco-mobile d'Italia.



Bologna conquista il primo posto nella classifica, seguono Torino e Firenze, al quarto posto c’è Milano, poi Parma.

Roma è soltanto al diciassettesimo posto, a pari merito con Piacenza.

Le città più “insostenibili” sono, invece, Catania, Potenza e Sassari, mentre Prato si conferma quella con più auto di recente immatricolazione. Ma sale, purtroppo, anche l’indice di mortalità sulle strade, con L’Aquila che si conferma maglia nera, mentre Aosta e Catanzaro che, con zero morti, sono le più sicure d’Italia.

La nostra città vive una sorta di paradosso per quanto riguarda l’alimentazione delle auto e delle moto. Ancora l’8% delle auto guidate dai piacentini ha un motore Euro Zero, percentuale che esplode addirittura al 35,82% nelle moto. Gli Euro 6 rappresentano, il 35,58% del parco automobilistico di Piacenza, una percentuale in continua crescita.

Nella graduatoria di Euromobility, la nostra città è praticamente assente per quanto riguarda lo “sharing” di auto, bici e monopattini ed è al decimo posto per quantità di piste ciclabili e

purtroppo c'è un’ alta incidentalità.

in un futuro vorremmo vivere in una città più ecosostenibile, che non danneggi più il nostro pianeta. Che ci siano più green city di quelle che ci sono oggi.

GRAFICI CLASSI APERTE MATEMATICA

Durante le attività di classi aperte di matematica, alcuni alunni delle terze hanno realizzato, insieme alla professoressa Opizzi E., dei grafici. 

Prima di tutto hanno scelto alcuni argomenti per poi effettuare dei sondaggio a cui sottoporre le altre classi, gli insegnanti e i collaboratori scolastici. Dopo aver raccolto i dati del sondaggio hanno realizzato diversi grafici.

Ogni gruppo ha scelto un argomento diverso:

Cibo preferito (Pietro C. Lorenzo M. Gianluca M.)

Personaggio storico come compagno di banco ( Riccardo L. Elena S. Nour M.)

Carattere di scrittura preferito ( Andrea R. Saida A. Lisa S. Pietro M.)

Dai sondaggi è risultato che il cibo preferito è la pizza.


La classe 1'E ha scelto come compagno di banco Giulio Cesare.mentre in 2'E  c'è stata una parità tra Galileo Galilei e Dante Alighieri.

In merito al carattere maggiormente utilizzato, il corsivo ha avuto la meglio.



LA STORIA DI KOBE BRYANT

 LA STORIA DI KOBE BRYANT


Kobe Bean Bryant nasce il 23 agosto del 1978 a Filadelfia, negli Stati Uniti, figlio di Joe Bryant, giocatore di basket che militò in squadre italiane: per questo Kobe Bryant da piccolo cresce nel nostro Paese, seguendo la carriera di papà, prima a Rieti, poi a Reggio Calabria, quindi a Pistoia e infine a Reggio Emilia.

Tornato in America, frequenta la high school e diventa famoso conquistando, con la Lower Merion High School (istituto di un sobborgo di Philadelphia), il titolo nazionale e battendo il record di punti di Wilt Chamberlain nel quadriennio del liceo.

Non ancora diciottenne, Kobe Bryant nel 1996 si dichiara eleggibile per il Draft NBA desideroso di passare tra i professionisti senza frequentare il college.

Nel corso della prima stagione con i giallo-viola, Kobe Bryant totalizza più di sette punti di media a partita.

La stagione successiva Bryant raddoppia il proprio bottino, con una media punti di oltre 15 a partita: i tifosi, intanto, inseriscono il suo nome nel quintetto base per l'All Star Game, e Bryant diventa il più giovane titolare di sempre.

Alla fine dell'anno, con i Lakers che giungono in finale di Conference, la guardia di Filadelfia viene eletta secondo miglior sesto uomo dell'anno, per poi diventare, dopo l'estate, titolare nel quintetto dei Lakers.

Nell'estate del 1999 i losangelini accolgono come allenatore Phil Jackson, che porta Bryant e compagni a vincere tre titoli Nba di seguito, dal 2000 al 2002.

Nel 2003, invece, arriva la sconfitta nei playoff contro San Antonio, prima delle finali del 2004 in cui, però, a vincere a sorpresa sono i Detroit Pistons.

Kobe Bryant nella seconda metà degli anni 2000

Kobe Bryant il 22 gennaio del 2006 segna, contro i Toronto Raptors, ben ottantuno punti, in una vittoria stratosferica di 122 a 104, con il secondo miglior punteggio di sempre in un match Nba; merito di diciotto punti su venti dai tiri liberi, sette tiri da tre andati a segno su tredici tentati e ventuno tiri da due, con in più due assist, una stoppata, tre recuperate e sei rimbalzi.

Partecipa per due volte alle Olimpiadi conquistando entrambe le volte l'oro, a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012. Ha poi modo di dichiarare:

Il peso di una medaglia d'oro olimpica è maggiore di quello di un anello del campionato NBA.

Il 5 dicembre del 2012, in occasione del match vinto contro i New Orleans Hornets, tocca i 30mila punti in Nba, il più giovane di sempre a raggiungere questo traguardo.

Nella stagione 2014/2015, durante la quale supera Michael Jordan nella graduatoria dei realizzatori di tutti i tempi arrivando in terza posizione dopo Kareem Abdul-Jabbar e Karl Malone.

Il 29 novembre del 2015 Black Mamba - questo è il soprannome che si è dato lui stesso - annuncia la propria decisione di ritirarsi, gioca il suo ultimo match il 13 aprile 2016, siglando sessanta punti contro gli Utah Jazz.

La tragica morte

Kobe Bryant muore tragicamente in un incidente d'elicottero il 26 gennaio 2020, a Calabasas in California. Nell'incidente sono coinvolte in totale nove persone, tra cui la figlia tredicenne Gianna.

Questo grande campione ci manca da 3 anni.



LE 6 REGOLE PER CREARE UNA PRESENTAZIONE TOP

  1.  Selezionare le informazioni da siti affidabili (NON usare wikipedia).   
  2. NON copiare e incollare le informazioni, ma rielaborarle.
  3. Scegliere le immagini senza copyright 
  4. Giusto equilibrio delle immagini e delle scritte.
  5. NON schiacciare le immagini
  6. Giustificare il testo