Il 13 Maggio le classi terze di Calendasco hanno preparato uno spettacolo dove hanno raccontato la storia di Rita Atria, la ragazza a cui è intestato il capannone che 5 anni fa il comune di Calendasco è riuscito a confiscare alla mafia. A questo evento ha partecipato tutto l'Istituto ma solo noi di Calendasco abbiamo inscenato qualcosa; oltre a noi a raccontare una storia c'è stata anche Piera Aiello, cognata di Rita, che ha spiegato la sua storia e la sua conoscenza con zio Paolo (Borsellino).
Piera ci ha descritto come è diventata una testimone di giustizia e di come la sua famiglia le è stata vicino anche quando lei è dovuta andare a Roma per la sua sicurezza. Ci ha narrato di come ha cambiato identità o casa per molto tempo e come è stato passare un anno con la sua bambina di appena tre anni e con Rita.
Ci ha spiegato che dopo la morte di Borsellino ha continuato a mantenere la parola data al procuratore, come quella di leggere sempre. Questo consiglio è stato dato da Borsellino a Piera quando lei aveva chiesto cosa deve fare per riuscire a diventare come le donne che lo aiutavano durante i suoi interrogatori.
Elena e Riccardo hanno interpretato Rita e Borsellino durante gli interrogatori della ragazza mentre dei narratori raccontavano la sua storia. Altri leggevano il suo tema che ha scritto per la prova di maturità, sotto il tema c'è stato un sottofondo musicale suonato da noi con tastiere e chitarre. Tutta la scuola di Calendasco ha cantato "La verità è una scelta" di Ligabue e dopo che ha parlato Piera abbiamo eseguito "Andrà tutto bene" di Nesli.
Dopo aver terminato l'incontro con Piera Aiello i ragazzi hanno creato magliette personalizzate con stencil creati da loro durante le ore di arte e tecnologia. C'erano diverse immagine come: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Peppino Impastato, la rosa , una bilancia ecc...